Fabrizio Pozzoli

Nasce nel 1973 a Milano, dove vive e lavora. Affianca a studi scientifici esperienze come aiuto scenografo. Ricerca in ambito grafico e di scrittura e si forma ai corsi della Scuola del fumetto di Milano, dove consegue precise capacità di rappresentazione anatomica della figura. Dagli ultimi anni novanta lavora a sculture metalliche tridimensionali, realizzate in filo di ferro, e dal 2005 inizia a lavorare a sculture di grandi dimensioni, concentrando l’attenzione sul volto e i suoi caratteri fisionomici. Dal 2007, compare nei suoi lavori l’elemento ruggine ottenuta per ossidazione naturale. La sua personale “OVERSIZE” del 2008 presso la galleria Montrasio Arte di Milano, è impreziosita dagli scatti del grande Maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin, che lo ritrae al lavoro nel suo studio e compare nel catalogo “Gianni Berengo Gardin – Reportrait”, tra i personaggi del mondo della cultura del ‘900 immortalati dall’illustre fotografo. Nel 2010, per la mostra “Attese”, presso la galleria Gli Eroici furori di Milano, presenta sue sculture in dialogo con opere di Gianfranco Ferroni. Nella sua mostra “Prodromes”, presso la galleria Cavaciuti di Milano nel 2013, realizza una serie di figure in fio di ferro e con materiali ed oggetti del quotidiano e altri nuovi lavori realizzati disegnando con la ruggine figure antropomorfe su sottili lamine in ferro. Il catalogo che accompagna questa mostra è arricchito dagli scatti fotografici realizzati nel suo studio dal fotografo austriaco Andreas H. Bitesnich. Per l’esposizione “Intrecci”, nel 2014 presso la galleria Gli Eroici furori di Milano a cura di Alberto Mattia Martini, prosegue il suo dialogo con i maestri della fotografia contemporanea, in questo caso con i lavori a mosaico realizzati con pellicole Polaroid di Maurizio Galimberti.

Fabrizio Pozzoli ha esposto in Europa, America e Asia.

Per il progetto MACROCOSMI Berlino-Bologna, Fabrizio Pozzoli ha presentato sue opere in dialogo con le immagini fotografiche di Benyamin Reich e Lea Golda Holterman per la mostra CHECK POINT alla galleria Spazio Testoni di Bologna in collaborazione con la Werkstattgalerie di Berlino.

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