SOLO Antonello Ghezzi

SOLO Antonello Ghezzi

SOLO Antonello Ghezzi

Arte Fiera 2019 – Bologna
SPAZIO TESTONI
PAD. 25 Stand B103

 

COME TENERE LA TESTA FRA LE NUVOLE

Cuore in alto e testa sulle nuvole. Esserci è creare possibilità di scambio, non solo verticale, tra cielo e terra, ma anche nelle smagliature del reale, dell’esistente.
La ricerca di Antonello Ghezzi, fin dalle origini nella poetica dell’Estetica Relazionale, è abitazione leggera delle circostanze per trasformare il contesto, il presente e la vita stessa degli oggetti, senza le trappole del ready made, dell’Arte Povera, o del surrealismo magrittiano.
Nuvole, scale a pioli, tappeti volanti e altalene sono spazi di libertà, luminose sovversioni delle forme, delicate e fanciullesche opposizioni, traiettorie, inneschi.
Le vite precedenti di questi oggetti sono durate da sperimentare, stati di incontro, in cui le forme si estendono aldilà della materialità dei pioli o di uno specchio.
La ricerca non si risolve nell’artigianalità, ma ritrova nell’estetico l’etica della relazione purché sia incrocio tra visibile ed invisibile. L’opera si fa parte attiva di cambiamento reciproco.
Antonello Ghezzi fuggono la monumentalità e la permanenza per includere, nella relazione tra l’artista e il “trascendente”, chi decida di abbandonarsi al gioco metaforico della vita. Consapevoli che anche per fare un’immagine, come diceva Godard, occorre essere in due.
Le opere sono proposte di un’utopia possibile, minima moralia, impermanenza nomade. Sono il chiasma di Merleau Ponty, promessa di cambiamento.
Le linee di fuga verso il cielo sono provvisorie, sono convocazioni, ritrovi, appuntamenti a cui “connettersi” con la nostalgia dell’abisso celeste.

Simone Azzoni – per SOLO Antonello Ghezzi in Artefiera 2019

Il duo artistico Antonello Ghezzi nasce nel 2009 all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dall’incontro di Nadia Antonello (1985) e Paolo Ghezzi (1980).
Iniziano la loro prima collaborazione con l’opera “Toilet Project”, un blitz performativo che invadeva i bagni di Arte Fiera. In seguito hanno continuato a lavorare insieme, introducendo le proprie opere in contesti non esclusivamente artistici, utilizzando materiali industriali ed oggetti di uso comune come per il progetto “Mind The Door!” una porta automatica scorrevole che si apre solo con un sorriso, presentata per la prima volta in Arte Fiera 2012 a cura di Silvia Evangelisti, e poi alla Pinacoteca di Bologna, ed è attualmente visibile all’ingresso della Chiesa di Santa Maria Maddalena a Bologna in Via Zamboni 49, dove dal 2013 è stata installata permanentemente Il duo, di base a Bologna, ha esposto all’Istituto Italiano di Cultura di Atene, Documenta 14, BIEL di Beirut, Arsenale di Verona, Petit Bain di Parigi, Usina del Arte a Buenos Aires, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Moscow Bienniale, Museo dei Xké di Torino, Pitti Uomo di Firenze, roBOT Festival, Museo di Villa Croce, Sarajevo Winter Festival, Blik Opener di Delft, CIFF di Copenhagen, al Museo per la Memoria di Ustica di Bologna ed in molti altri contesti pubblici e privati italiani ed internazionali. In occasione dell’anniversario della caduta del Muro di Berlino, la galleria Spazio Testoni di Bologna il 09/11/2017 ha ospitato la loro performance interattiva con il pubblico “Blow (Against the Walls)” accompagnata dalle loro opere realizzate ad Atene per Documenta 14. Il loro lavoro si caratterizza per il valore poetico e l’aspetto partecipativo, collaborano con aziende e scienziati, “inserendo” l’arte nella vita quotidiana, con installazioni artistiche che coniugano tecnologia, realtà e poesia.

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